Fatture elettroniche – Termine invio e Sanzioni per invio in ritardo
Fatture elettroniche – Termine invio e Sanzioni per invio in ritardo
Le fatture elettroniche hanno tra le particolarità il fatto che devono essere prodotte ed inviate in determinati momenti altrimenti son considerate in ritardo e ovviamente ci sono delle sanzioni per questo. Quindi nessun problema (diciamo) se si trasmette entro certi limiti una fattura in ritardo perchè fortunatamente si può rimediare. In questo articolo vediamo quali sono i termini per l’invio di una fattura elettronica allo SDI.
FATTURA ELETTRONICA IMMEDIATA – TERMINE INVIO
La fattura IMMEDIATA deve essere emessa entro 24 ore da quando si verifica la cessione di un bene o termina la prestazione di un servizio, quindi possiamo tranquillamente far corrispondere questa data a:
- data di stipula atto vendita per i beni immobili;
- giorno in cui è avvenuto il pagamento del corrispettivo per la prestazione eseguita;
- consegna o spedizione del bene se si tratta di beni mobili.
La data del documento in una fattura immediata corrisponde alla data in cui avviene una di queste tre attività e la fattura DEVE ESSERE TRASMESSA entro 12 giorni da tale data.
Se siete in regime forfettario e non fate ancora fatture elettroniche qui potete trovare modello excel. In questo caso le fatture devono avere data consequenziale e corrispondente alla data di esecuzione dell’operazione.
FATTURA ELETTRONICA DIFFERITA – COSA CAMBIA E TERMINE EMISSIONE E SANZIONI
Per le cessioni o per le prestazioni di servizi che vengono magari effettuate nell’arco di uno stesso mese è possibile emettere una unica fattura differita ENTRO IL 15° GIORNO DEL MESE SUCCESSIVO. A tal proposito c’è una circolare (la n.14/E/2019) dell’Agenzia delle Entrate che chiarisce che QUALORA CI SIANO PIÙ OPERAZIONI effettuate nel mese, bisogna far riferimento all’ultima operazione effettuata ed emettere la fattura in tale data. La stessa circolare precisa che la fattura differita può essere trasmessa allo SDI in un giorno qualsiasi entro il 15° giorno del mese successivo.
LE SANZIONI PER L’INVIO TARDIVO
L’articolo 6 del D.Lgs. 471/1997 stabilisce le seguenti sanzioni:
- omessa/ tardiva / errata fatturazione: sanzione dal 90% al 180% con un minimo di 500 euro;
- violazione in ambito di fatturazione che però non modifica la liquidazione IVA (si pensi ad un errata fatturazione e quindi ad una nota di credito e ad una nuova fattura corretta): la sanzione va da 250 euro a 2.000 euro;
- violazione fatturazione di operazioni non imponibili, esenti, non soggette a iva oppure soggette a reverse charge: la sanzione va dal 5% al 10% dei corrispettivi con un minimo di 500euro.
Se la violazione non influisce sulla liquidazione IVA o comunque per la determinazione del reddito la sanzione va da un minimo di 250 euro ad un massimo di 2.000 euro. Se la violazione è puramente formale non si applica alcuna sanzione.
RAVVEDIMENTO OPEROSO
Se si trasmette una fattura in ritardo è possibile comunque sanare la situazione utilizzando lo strumento del ravvedimento operoso che consente di ridurre sanzioni e di regolarizzare subito la situazione. Se si sfora il termine di 12 o 15 giorni per l’invio della fattura il suggerimento che dò è di pagare quanto prima attraverso appunto il ravvedimento operoso. Questo può avvenire ovviamente in diversi tempi e per questo si ricorda che l’articolo 13 del D.Lgs. 472/1997 prevede queste riduzioni:
- 1/9: entro 90 giorni dalla data di omissione o dell’errore ed entro la liquidazione periodica;
- 1/8: entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione;
- 1/7: entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno successivo in cui è stata commessa la violazione;
- 1/6: oltre il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno successivo in cui è stata commessa la violazione.
Le riduzioni sono relative solo alle sanzioni e quindi, la sanzione in caso di ritardata emissione della fattura elettronica emessa entro la liquidazione periodica Iva, è pari a 27,77 euro, in caso di regolarizzazione nei 90 giorni (1/9 di 250).
Mio consiglio è pertanto di cercar sempre di tenere monitorata la situazione e non commettere errori ovviamente, però in caso si commetta un errore e si invii la fattura in ritardo, di ravvedere quanto prima pagando la sanzione tramite F24 con il codice tributo 8911 e l’anno della violazione.
Se qualcosa non è chiaro, scrivi pure nei commenti o una mail a matteo@matteoruzzante.it