CONTRIBUTO RISTORANTI
Doveva terminare il 28 novembre ma è stato fortunatamente prorogato il termine per la domanda relativa al contributo ristoranti. Non si chiama proprio così ma è il modo più facile per andare a ritrovarlo online.
Gli operatori del settore (anche mense, catering e alberghi) entro il 15 dicembre 2020 possono presentare domanda per questo contributo direttamente nel portale ristorazione attraverso l’accesso con username e password oppure tramite l’utilizzo di SPID ( leggi il mio articolo su come fare a richiederlo cliccando qui).
C’è ancora quindi un pò di tempo per organizzarsi e capire bene quello che occorre presentare per partecipare al bando contributo ristoranti dicembre 2020.
MODALITÀ DI ACCESSO E AMMONTARE CONTRIBUTO
Per accedere al contributo innanzitutto bisogna controllare il codice ATECO della propria attività: rientrano nell’agevolazione dei contributi per ristoranti i seguenti codici attività:
- 56.10.11 – ristorazione con somministrazione;
- 56.10.12 – attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;
- 56.21.00 – catering per eventi e banqueting;
- 56.29.10 – mense;
- 56.29.20 – catering continuativo su base contrattuale;
- 55.10.00 – alberghi, limitatamente alla somministrazione di cibo.
Successivamente per partecipare al bando, entro il termine del 15 dicembre 2020, è possibile consegnare tutta la documentazione richiesta presso lo sportello dell’ufficio postale più vicino oppure accedere tramite SPID (si fa molto più velocemente) al portale ristorazione.
MISURA DEL CONTRIBUTO
Il contributo spetta nella misura del 100% delle spese sostenute per particolari prodotti esplicitamente indicati dal portale ristorazione e dal mio veloce elenco più sotto.
Il pagamento del contributo a fondo perduto verrà erogato in 2 tranches, il 90% al momento della presentazione della domanda e il residuo 10% verrà erogato al momento della presentazione delle quietanze di pagamento delle spese dichiarate)
Per accedere al bando viene richiesto un micro contributo di ingresso pari a 30€ da pagare con carta di credito o bollettino bianco in posta al momento di presentazione della domanda.
Molto importanti i seguenti 2 punti:
- la spesa non può essere inferiore a 1.000€ e non può essere maggiore di 10.000€, pena lo scarto della domanda;
- le fatture devono essere già state pagate al momento della domanda oppure dovranno essere pagate al massimo entro 15 giorni dall’erogazione della prima tranches del contributo. Occorre abbinare la dichiarazione di pagamento tracciabile oppure il modulo di quietanza.
QUALI SPESE SON DA DOCUMENTARE?
Il contributo spetta nella misura del 100% di alcune particolari tipologie di spese, sostenute dal 14 agosto 2020. (il testo su cui leggo NON specifica fino a che data ma possiamo intendere che siano tutte le spese sostenute entro la presentazione della domanda) . Le spese da rendicontare devono essere relative a costi sostenuti per l’acquisto di prodotti:
- DOP O IGP;
- DA VENDITA DIRETTA;
- OTTENUTI DA FILIERA NAZIONALE
- A RISCHIO DI SPRECO ALIMENTARE
PRODOTTI A RISCHIO DI SPRECO ALIMENTARE
Riporto qui il testo dell’Allegato 1 del D.M. del 27 ottobre 2020.
In coerenza con il paniere elaborato dal «Tavolo per la lotta agli sprechi e per l’assistenza alimentare» per il programma di distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti di cui all’art. 58 del decreto-legge del 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, si elencano i prodotti a rischio spreco alimentare a causa della pandemia COVID-19.
Prodotti (Tipologia):
- latte 100% italiano;
- prosciutto crudo DOP e prosciutto cotto 100% italiano;
- salumi vari da suino DOP e IGP da animali nati allevati e macellati in Italia;
- salumi non da carne suina (tacchino, bresaola, altro) da animali nati, allevati e macellati in Italia;
- formaggi DOP o da latte 100% italiano;
- olio extra vergine di oliva 100% da olive italiane e/o DOP;
- carne bianca da animali nati allevati e macellati in Italia;
- carne bovina, suina, ovicaprina, cunicola da animali nati allevati e macellati in Italia;
- zuppe di cerali con verdure filiera e materia prima italiana;
- minestrone con verdure filiera e materia prima italiana;
- pasta secca con grano 100% italiano;
- riso da risotto con riso 100% italiano;
- preparati per risotti (alle verdure, ai funghi, ecc.) da materia prima italiana;
- passata di pomodoro 100% italiana;
- polpa di pomodoro o pelati 100% italiana;
- sughi pronti da materia prima italiana;
- verdure fresche o conservate in scatola o in vetro filiera e materia prima italiana;
- verdure conservate in scatola filiera e materia prima italiana formato per mense;
- legumi in scatola (fagioli, lenticchie) filiera e materia prima italiana;
- macedonia di frutta o frutta sciroppata o frutta fresca da filiera e materia prima italiana;
- succo di frutta e purea di frutta filiera e materia prima italiana; crackers, pane e prodotti da forno da grano 100% italiano;
- vini DOP e IGP;
- aceti balsamici DOP e IGP.
CONDIZIONI NECESSARIE
In precedenza ho detto che per accedere al contributo occorre avere un determinato codice ATECO e aver sostenuto determinate spese, giusto? Bene.
Ci sono però le ultime due condizioni da verificare.
PENULTIMA CONDIZIONE
Prima di scartabellare fatture e voci di spesa la prima condizione è che “il quadrimestre medio marzo-giugno 2020 sia inferiore almeno ai 3/4 dello stesso quadrimestre 2019.
Cosa significa?
Per quadrimestre medio si intende il valore medio di fatturato nei 4 mesi di riferimento (marzo, aprile, maggio, giugno) comprendendo fatture e corrispettivi al netto dell’Iva.
Esempio: se nel 2020 il valore dei 4 mesi è 16.000€ allora il valore medio è 16.000/4= 4.000€. Se nel 2019 il valore dei 4 mesi è 80.000€, il valore medio è 80.000/4= 20.000€. Il quadrimestre medio 2020 (4.000) deve essere inferiore ad almeno i 3/4 del quadrimestre 2019 (20.000/ 4 * 3 = 15.000). In questo caso la prima condizione è verificata.
ULTIMA CONDIZIONE
L’ultimissima condizione riguarda i prodotti e le voci di spesa da poter considerare. Abbiamo visto la tipologia di prodotti che rientrano in questo contributo, ma in che quantità possono farlo?
Il regolamento di questo contributo richiede: la rendicontazione di almeno 3 differenti tipologie di prodotti e che il principale non possa superare il 50% della spesa totale sostenuta e documentata. Per tipologia si intende la categoria merceologia come ad esempio “PASTA”, “CARNE”, “VINI” ecc.
Per i nostri clienti abbiamo individuato ad esempio spese per VINI, TARTUFI, OLIO, CARNE e FORMAGGI per l’ammontare massimo consentito di 10.000€ e abbiamo provveduto ad inoltrare domanda con le spese totalmente pagate.
Tutte le informazioni che ho appena dato le trovate complete al sito www.portaleristorazione.it
Per richiesta di aiuto puoi contattarmi dalla pagina dei CONTATTI